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Archive for aprile, 2011
Le regole di scrittura: Quintiliano
Caltari 0 Leggi
Quelle che proponiamo questa volta non sono proprio regole di scrittura ma una specie di riassunto che Roland Barthes fa dell’Institutio oratoria di Quintiliano, oratore romano del I secolo. Trattandi dei tropi e delle figure (dal libro VIII al X), Quintiliano fonda una prima teoria dello “scrivere”. Il libro X è rivolto a colui che vuol scrivere. Come ottenere la “salda facilità” (firma facilitas), cioè come vincere la sterilità nativa, il terrore della pagina bianca (facilitas) e come, però, dire qualche cosa, non lasciarsi trasportare dallo sproloquio, dalla verbosità, dalla logorrea (firma)? Quintiliano abbozza una propedeutica dello scrittore: bisogna leggere...
[E-book] Ursula K. Le Guin – La fantascienza e la signora Brown
Sim Dawdler 4 Leggi
di Sim Dawdler C’è qualcosa di dolcemente nostalgico in La fantascienza e la signora Brown, piccolo saggio scritto nel 1976 da Ursula K. Le Guin che Caltari oggi generosamente vi propone in versione elettronica. Durante la lettura, l’avveduto lettore del XXI secolo avvertirà la stessa strana malinconia – impastata di orizzonti perduti e consunte utopie – che attraversa la sua mente quando gli capita di sfogliare le pagine ingiallite di un Linus degli anni ’70. Questo libriccino ha una densità paragonabile a quella di una nana bianca o di una stella di neutroni. L’edizione italiana comincia a pagina 9 e...
Dieci lingue morte (e indecifrabili)
Caltari 11 Leggi
via Web Urbanist Che contengano segreti spirituali o semplici calcoli della vita di tutti i giorni, i testi antichi che gli studiosi contemporanei non sembrano in grado di decifrare potrebbero essere la chiave per comprendere civiltà che sono da tempo scomparse. Molte di queste dieci lingue morte forse non saranno mai capite, eppure esse rimarranno come testimonianze criptiche della complessità non solo del mondo in cui viviamo ma anche nella nostra storia come specie. . Liberus Linteus (immagini via: wikimedia commons) . Come se non fosse già abbastanza affascinante un libro completamente fatto di lino prodotto da una civiltà scomparsa...
Gabriele Basilico – Appunti di viaggio fra storie e città
Caltari 2 Leggi
Testo e foto di Gabriele Basilico Credo che la scrittura in generale, e soprattutto la narrazione, sia in grado di evocare, descrivere e reinventare un luogo meglio di quanto possa fare un’immagine. Questa consapevolezza è diventata per me un’idea-guida molto importante. La capacità analitica della scrittura approfondisce e dilata il tempo della percezione e dell’immaginazione. Al contrario, spesso il valore simbolico e stratificato che una singola fotografia contiene ha bisogno di essere decodificato per meglio comprendere il messaggio. Posso citare tre scrittori la cui opera è nota anche per avere influenzato direttamente o indirettamente la ricerca dei fotografi, in particolare...
Per fare un libro ci vuole…
Abbonàti 3 Leggi
Ripubblichiamo l’articolo in cui la curatrice e traduttrice Herta Elena Rudolph ripercorre l’intenso percorso produttivo che ha portato alla pubblicazione di Pensi che ci saremmo potuti conoscere in un bar?, curato insieme a Tiziana Cavasino edito da Caravan Edizioni con una prefazione di Giulio Mozzi. di Herta Elena Rudolph Io non c’ero quando sono state gettate le basi di quello che sarebbe diventato un progetto editoriale a tutto tondo, ma mi è stato raccontato così… Nel dicembre del 2006 il gruppo di studio Giovani Europei tiene il convegno “L’Europa dei giovani” all’ateneo di Padova. Alla fine della giornata di studi...
I piccioni fotografi di Julius Neubronne
Caltari 2 Leggi
Questa tecnica di fotografia aerea è stata inventata dal farmacista tedesco Julius Neubronne nel 1907. La fotografia aerea esisteva già dal 1858 grazie a Nadar che aveva preso delle immagini fotografiche da una mongolfiera e i piccioni erano già largamente utilizzati dall’esercito da parecchi secoli. Neubronne ebbe l’idea di combinare le due cose attaccando ai piccioni un’imbragatura in alluminio che supportava un apparecchio fotografico in miniatura, di peso tra i 30 e 70 grammi, messo a punto per scattare delle foto a intervallo regolare....
Merde d’artista – Toulouse-Lautrec
Caltari 2 Leggi
Nel 1898, il gallerista parigino Maurice Joyant fotografò il suo amico d’infanzia mentre defecava sulla spiaggia di Le Crotoy, Picardie. Le serie di foto sarebbero state dimenticate, se l’amico di Joyant non fosse stato Henri de Toulouse-Lautrec, il famoso pittore francese. La loro intenzione nel fare queste foto – e in seguito permetterne la pubblicazione in forma di cartolina – non era chiara, ma queste fotografie rimangono la più antica testimonianza del comportamento ambiguo di certe celebrità, un secolo prima che internet venisse utilizzato per rendere pubbliche indiscrezioni di questo genere....
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Archivio Caltari – 09-14 | Alcuni diritti timidi e riservati, altri no | Testata probabilistica aggiornata con frequenza randomica | Frailespatique modificato da Sim Dawdler a.k.a. Simone Petralia

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